Museo Civiltà Romana
Di fronte alla necessità di recuperare e valorizzare il Museo della Civiltà Romana - progettato all'EUR da Aschieri, Bernardini, Pascoletti e Peressutti e realizzato tra il 1938 e il 1955 su incarico di FIAT, i progettisti hanno scelto di sottolinearne la funzione didattica e, in una città che "in se stessa è, ancor oggi, uno straordinario Museo vivente", creano un centro di orientamento permanente sulla Romanità. Operando fuori dal nucleo storico, aiutano il visitatore a superare "il distacco" organizzando tale "distanza" sia con pratici collegamenti sia all'interno del museo con la segnalazione, mediante una particolare grafica, delle situazioni analizzabili "al vero" in Roma. Interpretata la grande corte di accesso come spazio di preparazione, lo "stile romano" dell'edificio è sottolineato da calchi di statue - ripetute n volte per evidenziare il concetto di "copia" e imprigionate nel vetro, sovente colorato - che creano già all'esterno una specifica aspettativa. All'interno l'aulicità e il mistero della presentazione sono enfatizzati, ma contemporaneamente la leggibilità è aumentata dalla disposizione delle opere (isolate o in gruppo come foreste di statue) su supporti continui dilatati (panche, zoccolature, piedistalli). A questi si contrappongono gli oggetti maggiormente suggestivi (i calchi della Colonna Traiana tra gli altri) e fondamentali per la definizione di un percorso storico abbreviato, allestiti con più situazioni teatrali negli spazi architettonicamente più significativi. Alla fine del percorso, nella "sala del diritto", il bookshop (adiacente all'area ristoro) offrirà uno stimolante rapporto tra "testo" antico e "libro" contemporaneo, affiancando alla decorazione con grande fregio e alle statue dei giuristi una suggestione calligrafica con interventi di lettering sulle pareti. (M.G.Z. da Abitare n. 408).
Museum design: Marta Laudani & Marco Romanelli with Nicola Auciello, Massimo Noceto
graphic design: Giuseppe Basile


















