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La Grottaccia

Nella città di Ladispoli (Roma) molti siti e resti archeologici risultano integrati nel tessuto
urbano centrale e periferico. Si tratta di emergenze rinvenute nel tempo e per lo più di epoca
romana.
L’intera area urbana è vocata a zona residenziale, ma negli anni, presso il sito della
Grottaccia si sono succedute manifestazioni di carattere culturale (teatrale, musicale, editoriale,
mostre) essendo posizionata nelle vicinanze di viale Italia, corso principale della città, diventando
luogo di attrattiva culturale e turistica soprattutto nella stagione estiva.

A livello storico emerge, dai materiali rinvenuti nel tempo, che la villa romana della Grottaccia fosse già frequentata dal I al IV-V secolo d.C. Della villa originale oggi sono visibili il criptoportico, un portico coperto che girava intorno a tre lati della villa e fungeva da sostruzione sopra il quale vi
erano gli ambienti residenziali e i resti di una scala per accedere al piano superiore dove
probabilmente veniva torchiato il vino e fatto confluire tramite un foro nei dolii, grandi contenitori
per alimenti in terracotta, sottostanti.
Si suppone che vi fosse un pistrinum, utilizzato per macinare grano e frumento, in quanto sul posto è stata ritrovata una macina.

L’intervento progettuale ha previsto una sinergica contaminazione culturale tra l’area del sito
archeologico e l’adiacente area adibita a campo da gioco scolastico oltre che a laboratorio
teatrale:
è stato previsto un percorso archeologico didattico ed interattivo di integrazione alle
funzioni già esistenti , in modo che sia i giovani studenti della scuola che gli spettatori delle
manifestazioni teatrali possano interagire con il sito archeologico riscoprendo la storia tramite
video-proiezioni, occhiali virtuali interattivi, apparati didattici.

Il sito archeologico, rientra nella categoria delle aree archeologiche dei centri storici che espongono al loro interno dei resti archeologici, solitamente
attraverso una modalità “leggera”, la semplice esibizione all’aperto.
Il progetto, considerato il contesto di fruizione, riconferma e rafforza la cosiddetta
modalità “leggera”, già esistente, integrando l’attuale uso dell’area adibita a spazio gioco e
laboratorio teatrale alla valorizzazione dell’area archeologia.

©2025 Nicola Auciello Architetto - Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma sez. A  n.16392

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