0008 [MONDOBLOG] Tutti i blog di architettura

 Intervista di Salvatore D’Agostino a Alessandro Ranellucci curatore di ‘ArchiBlog’.

Archiblog è un aggregatore di notizie del mondo dei blog di lingua inglese, francese, spagnola, italiana, portoghese che vertono sul tema dell’architettura, città, design e arte contemporanea. Attraverso l’uso di algoritmi e l’apporto manuale, ogni giorno ci dà l’anteprima sulle news che gravitano nei blog. Con l’evoluzione del web 2.0, la blogosfera sembra avere contenuti più vivi e interessanti?

Sicuramente l'architettura è un settore in cui il mondo dei blog sta dando un contributo interessante integrando il panorama editoriale esistente: se guardiamo ad esempio l'Italia, sappiamo bene quanto le riviste di architettura siano definite dall'alto e perseguano scelte editoriali rigide. I blog che stanno nascendo in questi anni sono spesso gestiti in modo semiprofessionale e pertanto allargano il panorama dell'informazione e della divulgazione senza nulla da invidiare alla qualità dell'editoria tradizionale.

Com’è nata l’idea di ArchiBlog?

È nata dalla curiosità personale verso i blog di architettura e dalla necessità di fare ordine tra le tante fonti presenti in rete. Fortunatamente nel 2005, quando il progetto iniziò, esistevano molti meno blog e quindi fu più semplice iniziare l'indagine. Sfruttando le mie competenze dovute ad una "vita parallela" da informatico professionista ho realizzato dei software piuttosto complessi che mi aiutano nella selezione e catalogazione degli articoli, permettendomi di concentrarmi sull'aspetto contenutistico. L'iniziativa ha avuto sin da subito un buon successo tra i blogger e i lettori e quindi è potuta crescere grazie alle segnalazioni che tutti i giorni arrivano.

A che cosa serve un blog per un architetto studente o professionista?

La decisione di curare un blog è, in architettura come in tanti altri settori, frutto di una moltitudine di fattori. Per un professionista è spesso un'occasione per far conoscere la propria produzione, i propri interessi e riferimenti culturali, le proprie presenze sul territorio e negli ambienti culturali. Per uno studente è lo spunto per studiare, approfondire, riordinare le tante fonti della cultura architettonica, oltre che per guadagnare una visibilità e costruire una rete di contatti. Esistono diversi esempi di personaggi dell'architettura (italiani e non) che hanno incrementato moltissimo, se non addirittura creato, la propria notorietà nel settore investendo tempo nella cura di un blog.


Quali sono le differenze (se ci sono) tra i blogger di lingua inglese/francese/spagnola/italiana/portoghese?

Le differenze ci sono, e rispecchiano il ruolo che l'architettura e le sue branche rivestono nelle diverse culture. Nei paesi anglosassoni, ad esempio, c'è distinzione più netta rispetto all'Italia tra l'architettura e l'urbanistica (che lì è il "planning" e si avvicina nell'ambito della ricerca, più alle tematiche economiche e sociologiche sulla cultura urbana che non al discorso sulla forma della città che interessa maggiormente i blogger italiani). Altro genere di blog tipicamente anglosassone è quello sulla casa, dove si fonde l'interior design con il fai da te e l'oggettistica: esempi analoghi in Italia non ce ne sono, e infatti per ArchiBlog è sempre delicato evitare di includere articoli che sono troppo al di fuori dall'interesse specifico del settore dell'architettura. I blog di lingua spagnola invece sono in larga misura situati nell'America meridionale, e quindi danno conto dell'abbondante produzione di architetture contemporanee che lì si verifica in questi anni. Sono spesso blog di alta qualità editoriale che presentano progetti difficilmente pubblicati dalle riviste e dagli altri media del mondo europeo o anglosassone.

Mi puoi indicare i blog più interessanti di lingua inglese-francese-spagnola-portoghese?

È difficile dare un primato a dei singoli blog; la ricchezza di contenuti è data proprio dal loro insieme e dalla loro varietà. I blog di qualità sono alcune decine per ciascuna lingua, e quindi posso eventualmente citarne qualcuno a titolo di esempio. Vorrei però sottolineare il fatto che anche i blog "minori" (ossia con minore frequenza di pubblicazione, o meno noti e pubblicizzati, o gestiti con politiche più amatoriali) spesso propongono delle perle assai interessanti: è proprio per questo che ArchiBlog ha come obiettivo la valorizzazione dei contenuti di qualità indipendentemente dalla fonte. Nel mondo di lingua spagnola c'è da segnalare senz'altro Plataforma Arquitectura che è un'iniziativa editoriale più di ampio respiro e decisamente di alta qualità. Tra i blog di lingua portoghese non ci sono testate particolarmente importanti, ma per citarne alcuni ci sono Projetos Urbanos e A Barriga de um Arquitecto. Nel mondo anglosassone le segnalazioni di qualità potrebbero essere tante, e in ordine casuale cito Edward Lifson, architechnophilia, Architecture Chicago e A Daily Dose of Architecture. Tra i francesi segnalo infine Détours d'architecture e Details.

Tra i blog italiani quali sono i più interessanti?

In Italia è d'obbligo citare blog come Archiwatch di Giorgio Muratore, Architettura di pietra o iniziative più giovani come PEJA :::TransArchitecture, ma ce ne sono altri curati da studenti, come Architettura In Progress, Bovisiani, Petra Dura o da giovani architetti come Architettura Catania, Na3 Blog, De Architectura e Architetti senza tetto, che hanno una minore frequenza di pubblicazione ma propongono spesso argomenti vari ed interessanti. In ArchiBlog è anche presente la ben nota presS/Tletter di Luigi Prestinenza Puglisi che è la fonte più ufficiale ed "integrata" sull'attualità del dibattito sull'architettura nel mondo universitario.

Con il proliferare dei blog i contenuti dei blogger tendono a diventare amplificatori di notizie prelevate dai giornali, TV e WEB secondo te questa ridondanza è utile?

In effetti, è inevitabile che argomenti come la demolizione della teca di Meier o le presenze televisive di Massimiliano Fuksas vengano riprese dai blog, anche perché l'architettura ha una presenza abbastanza marginale sui mezzi di comunicazione di massa e quindi ogni volta che un tema diviene di pubblico interesse si tratta senz'altro di un evento. A questo, comunque, i blog reagiscono con una certa ironia e capacità critica senza allinearsi piattamente. Del resto l'architettura non è fatta di notizie: è fatta di racconti, fotografie, commenti, dibattiti. Anche per questo motivo nel settore dell'architettura quel fenomeno caratteristico dello strumento blog, ossia il riciclaggio di notizie, si verifica a mio avviso in misura minore. Quasi tutti preferiscono produrre contenuti originali e lo fanno anche a scapito dell'aspetto di "networking" tra blog (mi riferisco la citazione di notizie da altri blog e il rimando mediante link).

Un consiglio per i neo-archiblogger?

Il mio consiglio (che, essendo io un grande lettore e fruitore, è un desiderio) è quello di cercare le proprie fonti di informazione ed ispirazione al di fuori del mondo di Internet. Nonostante i contenuti d'architettura presenti nei blog siano vari ed interessanti, mancano di molte riflessioni proprie del mondo universitario e professionale: mi riferisco a settori disciplinari come il restauro, la tecnologia, il cantiere, la scenografia ed altri. Inoltre anche nella forma, forse è il caso di sfruttare l'occasione del connubio blog/architettura per scegliere forme espressive più approfondite e meno sintetiche, più fatte di conoscenza che di semplice informazione. Per fare un esempio, è una graditissima sorpresa trovare ogni tanto dei lunghi articoli, pieni di foto e di riferimenti culturali, su temi di storia dell'architettura o di teoria della progettazione. Questo è ciò che può dare ad un blog esordiente la capacità di attrarre interesse e lettori, lasciando alle strutture editoriali più attrezzate il compito di diffondere bandi di concorsi e aggiornamenti legislativi.

Un errore da evitare?

La banalità. Tutto il resto in un modo o nell'altro ci piace: siamo pur sempre architetti no?

Vuoi aggiungere qualcos’altro?

Una classica domanda potrebbe essere "progetti per il futuro?"

Un po' ‘marzulliana’, ma va bene.

Anzitutto aumentare il numero delle lingue presenti in ArchiBlog. Attualmente già raccolgo articoli da interessanti blog stranieri (scandinavi, romeni, islandesi) ma occorre lavorare per la loro pubblicazione, eventualmente ricercando delle collaborazioni. Il secondo obiettivo a medio termine è quello di superare la consultazione cronologica privilegiando i contenuti di qualità, e quindi operando delle scelte editoriali più nette che aiutino il lettore a non venire sommerso dalla grande mole ormai presente ogni giorno (parliamo di una media di 80 articoli al giorno). A questo proposito bisogna anche superare la distinzione per lingue, permettendo da un lato al lettore di scegliere le lingue che preferisce ma anche suggerendogli eventuali collegamenti tematici in diverse parti del globo. Infine potenziare il motore di ricerca, che è al momento l'unico motore di ricerca tematico sull'architettura ed è ampiamente usato come banca dati poiché cerca su oltre 65mila documenti in più lingue.